entrano a far parte della ditta ancora ragazzi, ma consci di avere una grande responsabilità: quella di continuare a coltivare l’amore per il mondo tessile in memoria del padre, che purtroppo viene a mancare molto giovane, per poi trasmetterlo alle generazioni future. Continuano la tradizione della produzione del tessuto da abito maschile, specializzandosi nell’uso dellla pura lana vergine (tanto da ottenere la certificazione IWS pura lana vergine e conservarla per oltre cinquanta anni), per poi spaziare anche ad altre fibre nobili e naturali quali lino, seta, che li porta poi successivamente ad iniziare a collaborare anche con il clero, per cui produce stoffe pregiate che verranno utilizzate anche dal Papa.
Il mercato principale, oltre l’Italia, sono gli Stati Uniti, i quali apprezzano moltissimo le bellissime flanelle di lana prodotte dal Lanificio.
Dopo la tragica caduta delle Torri però, Paolo, Piero e i figli, che nel frattempo sono entrati in azienda, devono affrontare un cambio rotta, poichè ovviamente la collaborazione con gli Stati Uniti subisce un disastroso declino, in seguito alla crisi portata dal tragico evento del 2001.
Pertanto, si inizia a guardarsi intorno, a cambiare il modo di concepire e vedere il prodotto, a guardare oltre, cercando di capire cosa di cosa il mercato uomo avesse bisogno e dove si stesse spostando.
Ed è qui che iniziano ad essere concepite le prime collezioni “moda”, che oltre alla tradizionale flanella di lana aprono le porte a nuove fibre, più fresche e giovanili, quali il lino, il tencel, la canapa, la viscosa.
Una visione a lungo termine che, di anno in anno, ha portato il Lanificio Giannetti Piero a posizionarsi dove si trova adesso, nel settore della moda uomo medio-alta e alta, collaborando sia con brand di lusso che brand sportivi ed iniziando ad emergere in quelli che tutt’ora sono i mercati di riferimento dell’azienda: Francia, Inghilterra, Germania, Spagna, Corea, Giappone e Stati Uniti e, ovviamente, Italia.